L’ attimo felice. Capitolo 26. 27/10/2017
Aeroporto di Barcellona, 27/10/2017, ore 2:00 a.m.
Ero disteso, lo ricordo come fosse ieri. Guardavo quel puntino rosso sopra la mia testa e ascoltavo quella voce che mi diceva di trattenere il respiro.
Lì cominciò tutto.
Lì capì che la mia vita sarebbe cambiata.
Decisi poco dopo di chiamare il mio blog “primadipartireperunlungoviaggio” dedicando ogni cosa che scrivo a quell’emozione che precede un viaggio. A quel brivido di folle incertezza che ti fa sentire vivo.
Ecco, è quello che sto provando ora.
Oggi è l’espressione di ciò che ho sognato per mesi.
Sto scrivendo e sono in aereo.
Ho il cuore che mi esplode di gioia.
Fu in quel tubo della tac che decisi di scrivere un blog, ed ora sono in aereo che vi scrivo.
Che cazzo di storia.
Stamane so andato dalla mia dottoressa-mamma, il mio angelo.
(Jd non l’ho visto, spero lui stia bene)
Ha detto che ho avuto un’ottima risposta alla terapia, che ho un fisico forte e che dovrò fare un po’ di controlli nei prossimi mesi.
Ricorderò per sempre questa giornata: 26 Ottobre 2017.
Ricorderò per sempre tutti i particolari del suo studio, il suo modo dolce di tastarmi tutti i linfonodi del corpo, i suoi occhi attenti e rassicuranti.
È stato tutto bellissimo.
E poi poter condividere con i miei genitori (tutte e due insieme, contemporaneamente popo) questo momento di estrema gioia, con annesse lacrimone di mamma, ed annessa commozione silenziosa di papà, è stata un esplosione di sensi.
E seppur non sia un periodo facile per la mia famiglia, so che qualsiasi cosa accadrà, certi momenti saranno per sempre con me.
Niente può distruggere certi legami, niente.
Qualsiasi cosa accadrà saremo qui, insieme, pronti ad affrontarla.
Stamane so andato di corsa a comprare le scarpe da trekking che utilizzerò in questo viaggio-escursione.
Farò Santiago-Finistrerre a piedi: non vedo l’ora.
Mentre allacciavo quelle scarpe ho pensato che quello era il primo passo verso la rinascita.
Niente più pantofole, niente magliette della salute, niente aghi, niente sacche colorblucobalto.
Niente pinichefannociaociao, niente più Acquario, niente più storie d’ospedale. Almeno, per ora.
Voglio mangiarmi il mondo.
Voglio stare tutta la vita a scrivere fluttuando in’aria come in questo momento.
Sospeso.
Con la testa piena di sogni e con il mondo che mi passa sotto al culo.
Che figata scrivere in aereo.
È stupendo vedere le persone che viaggiano, sapete?
Sono tutti così diversi.
Accanto a me c’è una ragazza piccoletta con i capelli arruffati.
Ha un’espressione interdetta, tipo Amelie delfantasticomondodiAmelie.
È una sognatrice, una folle, una tormentata confusa.
Ha grosse cuffie che le coprono la testa, ascolta musica etnica, e ha una frangetta disordinata che le contorna il viso alla benemeglio.
Sento la sua energia vitale forte e chiara.
Ha una copertina di lana di quelle fatte ai ferri, e un profumo maschile. Nel suo modo di toccare le cose c’è una delicatezza impressionante. Sfiora le pagine del suo libro quasi come se non volesse fargli male.
È ipnotica.
Dall’altro lato invece c’è un signore sulla 60ina. Ha grossi occhiali che sembrano gli oblò di una nave. Tipo quelli della stanza di LeonardoDiCaprio quando si stava facendo il pacco sul Titanic.
Giganti.
Ha una maglia verde scura, una camicia blu e pantaloni marroni. Insomma è compareammè con l’abbinamento dei colori nosense.
Dalle sue espressioni credo sia un uomo pieno di vita e di storie belle. E poi uno che veste così alla cazzo, sicuramente impiegherà il tempo in maniera diversa. Cioè, mi piace pensare che sia talmente impegnato nelle cose belle che non abbia manco voglia e tempo di appararsi un colore addosso.
Capitolo hostess : fann paur.
Cioè, ci sta una che pare MeganGale ai tempi della Omnitel.
Ma pure un po’ Megan Fox.
Insomma qualche burlone penserà che sia il caso di dire che sta tutt Fox, ma non è il caso ja.
Cioè, che brutta battuta ja.
E ora mi viene il triste a pensare che tutti i lettori over 40 non capiranno che significa sto modo di dire staiFox.
Ecco qua.
L’altra invece è un po’ un incrocio tra Elisa e AmbraAngiolini NonèlaRai mode.
Cammina lenta con passi piccolissimi, c mett nu quart r’or per farsi il corridoio dell’aereo.
Davanti a me ci sta AlessandroGrecopezzotto direttamente da Furore.
Furore furore furore nananana.
Sta facendo naso naso con la sua ragazza da quando siamo partiti e dice frasi del tipo “ti adoro, ti amo” ogni dieci minuti.
Ora la ragazza si è addormentata sulla sua spalla e lui sta riempendo l’aereo con un’aura d’amore potentissima.
Quanto a me, bè, mi spetta uno scalo di 5 ore a Barcellona.
Pubblicherò questo capitolo sul blog e poi credo che mi cercherò un angolino di pavimento dove dormire.
Per le altre notti, bè, bho, non ho prenotato nulla: mi affido al Viaggio.
Sarà stupendo.
In questa eterna lotta tra l’Uomo e il Destino, oggi sento che un po’ sto vincendo io.
Questo capitolo segna l’inizio di una nuova vita.
Chiedetemi se sono felice.
Un abbraccio a tutti quelli che hanno seguito la mia storia e che mi vogliono bene.
Vi stringo forte.
Peace
Ale