Leggero come una nuvola. Capitolo 3. 18/06/2017
Oggi son stato a mare con la mia famiglia.
Mi sono rilassato un pò.
Domani andrò a Milano per una visita importante, forse quella decisiva per la risoluzione del mio caso.
Mi sento stranamente sereno.
Non so come spiegarvelo.
E’ una libertà strana che non avevo mai conosciuto.
E’ come se mi sentissi protetto da un’energia speciale. Mi sento leggero.
Libero di scegliere le mie priorità con estrema fermezza, libero di allontanarmi dalla banalità del quotidiano, dagli impegni sociali, dal fare conversazione spicciola inutile.
Libero di dare valore al tempo, come non facevo ormai da tanto tempo.
Chi mi conosce di voi, sa che ho sempre amato viaggiare in maniera oserei dire totalizzante.
Per me viaggiare è sempre stato per me un modo di vivere, un’identità, una ragione d’essere.
Bè, è sulla base di questo amore che per me questo viaggio potrebbe essere un’opportunità unica.
Potrebbe essere il periodo più coinvolgente della mia esistenza.
E’ la prima che non sto cercando una strada, un’indirizzo, un hotel, un monumento. O una lavanderia a gettoni (la meta preferita dei mie tour).
Stavolta ho la fortuna di vagare tra le vie della mia esistenza, senza dare nulla per scontato.
In maniera intensa, potente.
Scegliendo ogni giorno che strada prendere, basandomi solo sulla percezione del momento.
Intanto il mare oggi sembrava più bello del solito, il vento più fresco.
C’era qualche nuvola qui e lì.
Ne ho fissato una, l’ho seguita con lo sguardo. Aveva una forma stupenda, zucchero filato a forma di palla di basket.
Ho volato con lei, senza peso, senza pensieri, senza emozioni, senza desideri, senza resistenza, senza direzione.
Mi son lasciato andare nell’immenso spazio del cielo.
Senza sentieri da seguire , senza mete da raggiungere.
Semplicemente vagando, aleggiando…leggero come una nuvola.
Ho sentito le mie cellule un po più felici.
Ora si va a dormire, domani è un grande giorno.
Peace
Ale