Un Nuovo Me. Capitolo 12. 15/07/2017
Stamattina sono sereno.
Stamattina è la mattina ideale per scrivere un pò.
Prima di ogni cosa, vi dico che il mio Vesuvio sta un pò meglio.
E’ triste, è grigio, è “pigliatocollera”.
Mi hanno detto alcuni amici esperti di botanica che non tutti gli alberi bruciati moriranno. E la cosa mi rincuora.
Diciamo che il peggio è passato.
Torno alla mia storia.
Ieri mi son visto per la prima volta calvo. E, a dirla tutta, non penso manco di stare troppo male!
Si dice sempre che a fare la differenza sia la forma della testa e wow, io ho una cazzo di forma bella, senza crateri o buchi improponibili. Una palla da biliardo, ovale eh, non tonda come Giancarlo Magalli.
Se pò fa.
Intanto vorrei dirvi che ho un nuovo compagno di avventura: é il pappagallino della signora di fronte.
Mi fa troppo ridere. La mattina mi sveglia dicendo “uagliò, uagliò, uagliò”.
E’ geniale: la “ò” di uagliò è un pò prolungata, come se ti stesse proprio chiamando.
Mi sento un pò egoista a prendermi di prepotenza la sua compagnia, cioè pensate che fine di merda ha fatto sto povero uccello.
Chiuso in una gabbietta fuori un balcone, a Torre del Greco centro, a gridare tutto il giorno “uagliò”.
Ok, non c’è più niente da ridere.
Scusa Mister Uagliò.
Ah, oggi mi son svegliato con tutto il mio sex appeal caduto sul cuscino.
E’ successo.
Dopo la caduta dei capelli dei giorni scorsi, stamattina mi so svegliato con la barba di quando andavo in prima media, la barba di Justine Timberlake quando cantava Byebye, quella.
Peluzzi messi alla cazzo di cane sul viso.
Ho deciso di toglierla ma per fare il solito burlone mi so lasciato un piccolo pizzetto di peli impavidi.
E ho in mente di comprare il cappello di Walter White se questi peli reggeranno.
Andrò da Jd con il cappello, ho deciso.
I am the one who knocks!
Sicuramente farò ridere tutti, e la cosa mi piace.
Bande alle ciance, oggi, 15 Luglio è la prima volta che guardandomi allo specchio, ho riconosciuto la malattiaconilnomebrutto sul mio viso.
Ho visto per la prima volta non più l’Ale che conoscete tutti, ma una persona diversa.
Una persona che mi accompagnerà per almeno due mesi.
Ma non è un fatto triste, sia chiaro. Mi sento un fottuto soldato con due palle esagerate.
Come quelli che si vedono nei film americani, tutti rasati, con il baffetto sottile un pò afro, e gli occhi coraggiosi. Quelli che dicono fuck, ogni 3 parole, come rafforzativo.
Mi sento come se oggi, salutando i miei ultimi peli avessi raggiunto lo stadio finale del combattimento.
Come se fossi un SuperSayan 4° livello, come se avessi indossato la mia ultima armatura.
Sono l’ultima versione.
E’ una sensazione nuova per me.
Essere me ma non sembrare me: un tuffo nell’essenziale.
JD mi ha appena scritto su whatsapp chiedendomi quando andrò a fare le analisi.
Il motivo è che queste analisi sono davvero importanti…
Se gli omini blucobalto non sono tanti quanto ci si aspetta potrei dover aspettare un pochino prima di cominciare il ciclo Kobe. Sinceramente spero proprio di no, anche perchè io mi sento proprio in forma.
Faccio tutto quello che faccio di solito: ballo una canzone random di Usher almeno una volta al giorno, quando mi alzo dalla sedia faccio uno squat convinto, ogni tanto mimo il gesto di tiro spezzando il polso giusto perchè mi eccita farlo, e nello spezzare sento proprio il pallone immaginario che prende la rotazione giusta.
Insomma, tutto come al solito.
Mi è venuta in mente una storia che avrei dovuto raccontarvi giorni fa.
Quando sono andato a far gara 7, ho conosciuto il signor Davide.
La sua storia è assurda, e faticavo a credergli quando me la raccontava.
Avreste dovuto vederlo però: una dignità incredibile, un signore della bella Napoli, camicia bianca, capello brizzolato, e anche un filo di abbronzatura.
Sette anni fa, gli avevano scoperto un tumore al rene di 5 kg. Si avete capito bene ragazzi, 5 Kili.
Praticamente aveva un creaturo in corpo.
Senza sintomi, senza segnali finchè non è diventato appunto 5 kili.
Gli avevano tolto un rene, perchè sto creaturo si era avvinghiato all’organo.
Ora il signor Davide era lì di fianco a me perchè aveva sviluppato una metastasi ossea al braccio.
Che fatto assurdo, dopo 7 anni.
La verità è che veramente sta malattiaconilnomebrutto è strana: e allora conviene viversi la vita senza rimpianti, senza pensarci troppo.
Indossando camicie bianche il giorno dell’iniezione dell’immunoterapia.
Abbiamo parlato tutto il tempo di viaggi, di sport, di tennis soprattutto, seduti-distesi su quelle scomodissime sedie da terapia, che mammamiacheodio, la prossima volta faccio come in gara 6 che mi misi su una seggiola piccina, tipo quella dell’Acquario.
Lui ha finito prima di me: mi ha dato una bella stretta di mano da uomo vero ed è andato via seguito a ruota da sua moglie.
Ha le palle quadrate, se la caverà.
Ah, il ciclo Kobe dovrebbe iniziare lunedì.
E la cosa mi rende anche un pò felice, son sincero: non vedo l’ora di rivedere tutti i miei eroi in ospedale.
Chissà se NaturalGel ha il Gel in questo momento.
Chissà la maglietta hard rock della dottoressa oggi di quale città è.
Chissà se Paolino pure ora sta pensando al bunghetebanghete e se ne sta parlando con l’atteggiamento a uappo con qualche nuovo malatiello.
Vabbè, however.
La bottiglia con la scritta Venerdì l’ho finita ora, ho un leggerissimo ritardo di 12h, tipo Trenitalia.
Io comunque ce la sto mettendo tutta, mangio tutte cose sane, faccio le pennichelle pomeridiane, mi concentro malamente per far alzare sti valori nel sangue.
Che ve posso dì?
Se vi va, buttate un pò della vostra energia al cielo, che poi io la catturo e la trasformo in piastrine e globuli bianchi.
Sono al livello SuperSayan, posso fare anche questo. Tipo Energia Sferica!
(ho visto troppo DragonBall da piccolo, lo so)
Ora vi lascio, vado a ballare Usher, è partita dj got us fallin in love again.
Con questo nuovo corpo, con questo nuovo viso, scoprirò tante cose nuove.
Questo nuovo Ale mi darà una nuova prospettiva.
Più intensa, più vera, più essenziale.
Son troppo curioso.
Peace
Ale